Carissimo Teo.
Sono poche, interminabili ore, che vogliamo darti questa spiacevole notizia, ma non troviamo mai il momento adatto. Siamo enormemente dispiaciuti per l'accaduto, ma anche un pò incuriositi ; una volta sei impegnato, una volta al cellulare (come sempre), una volta tra le montagne a Lecco, oppure tra tangenziali NORDSUDOVESTEST. Perciò non abbiamo ancora avuto l'occasione per parlarti. Ma quante cose fai tu durante il giorno? Si inizia la mattina presto (11 circa, come fai a svegliarti a quell'ora lo sai solo tu) in macchina, rigorosamente col cellulare all'orecchio (i mezzi per te non esistono e l'ATM potrebbe fallire, lo sappiamo) per sentire il mondo intero in pochi minuti, arrivi in ufficio (avevi l'appuntamento alle 9 ma noi sappiamo quale sia la tua concezione del tempo, e non vogliamo parlare di università) e lavori lavori lavori come un mulo. Ci spieghi il segreto per riuscire a sostenere una mattinata del genere?
Eccoci: pausa pranzo. Un momento NECESSARIO nella tua vita, che ti rinvigorisce dopo una prima mattina cosi pesante e provante. Dopo pranzo torni in ufficio e lavori lavori lavoooooori a ritmi elevati, costanti. Stai dietro a "MarioT ciunGuanduuno" che non riesce a impostare la stampante predefinita per le lettere, a Massimo che ordina i panettoni al telefono, a Nunzio che si confonde tra mille documenti per MilanoNews, all'elettricista che non sa dove mettere le prese, a Saviano (sta sicuramente più dietro a te lui che viceversa ma vabè) il tuo informatico di fiducia, ai tuoi stessi impegni che ti constringono a fare commissioni lunghe e insopportabili in capo al mondo, a papà Carmine.
Passano le ore e tra mille intoppi si fanno le 20, ed è arrivata l'ora di tornare a casa. Ancora qualche chiamata tra Milano e Lecco con cellulare e fisso contemporaneamente e sei di nuovo in macchina, stravolto ma contento del lavoro della giornata. Mentre torni a casa, sempre tra una chiamata e l'altra ( non le sottovalutare sono un dispendio di energia enorme!) pensi a cosa fare quella stessa sera, la sera dopo, il week-end, e pensi che devi chiamare Lucio, Salvo (tartaruga), Venanzio, a'DDudù per confermare la presenza di domenica mattina e organizzare i turni. Sali su e mandi giù le tue preferite pietanze napoletane. Quest'ultime ti danno la grinta per un ultimo, istintivo sforzo. Torni a Lecco perchè li è il tuo cuore, fai la benza alla macchinina che fortuna tua non ciuccia molto e vai vai vai vai vai vai vai energico più che mai. Noi qui ci fermiamo per non invadere i tuoi spazi più intimi. Fatto sta nostro caro Teo, che degli incivili ti hanno fatto questo alla MINI e devi portarla dal carrozziere.
Ti vogliamo bene
mercoledì 22 aprile 2009
Lettera al capitano
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3 commenti:
1)innanzitutto giuppe si è riscoperto un grande blogger!esilarante.
2)la giornata di teo è effettivamente quella. pero' devo smentirti giuse, oggi pome in ufficio abbiamo lavorato.e tanto.
3)marioT cinguanduno, massimo, lucio, ddudù e salvo ci fanno fare un sacco di risate.
quindi
GRAZIE MILLE CAPITANO
mi associo.. GRAZIE DAVVEROOOO
ragazzi, non ho parole bellissimo....grazie a voi....oggi abbiamo lavorato seriamente e mi sa anche nei prossimi giorni si lavorerà.guardo che io lavoro......hahaha
cmq la mia giornata tipo è questa....grazie ragazzi.......
COMPLIMENTI GIUPPE IL BLOG STA DIVENTANDO STUPENDO E SIMPATICISSIMO.....
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